Francia, chiesa sgomberata da polizia
Sacerdoti trascinati di peso dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Nella Francia del sangue sparso sull’altare di Saint-Etienne-du Rouvray, a Rouen, capita anche questo.
A pochi giorni dall’efferata esecuzione di padre Jacques,
sgozzato dentro la sua chiesa da due terroristi, Parigi sgombera senza
troppe smancerie una trentina di persone accorse per salvare dalla
demolizione la chiesa di Santa Rita, ex edificio sacro dove la pratica
religiosa non è mai stata abbandonata.
A rue François Bonvin, nel 15 ° arrondissement parigino, la
celebrazione della messa viene interrotta dall’irruzione degli agenti.
Un gruppo di sacerdoti, spalleggiati da un drappello di fedeli, cerca di
resistere senza nessun risultato se non quello di esser trascinati via
come corpi morti, coi talari che sfregano sul pavimento, davanti agli
occhi increduli dei presenti.
Il caso della “chiesa occupata” nasce 15 anni fa,
quando Les Chapelles Catholiques et Apostoliques, associazione belga
titolare dell’immobile, mette in vendita le mura. L’autorizzazione alla
cessione della proprietà arriva nel 2010, anno in cui il Tar francese dà
il via libera all’alienazione del locale stabilendo l’inesistenza di
ostacoli di natura artistica o urbanistica.
Dopo tre anni si affaccia l’immobiliare Garibaldi
che acquista lo stabile di 720 mq e, con esso, la proprietà di Santa
Rita alla cifra di tre milioni di euro. Oggi la società è determinata a
completare il suo progetto. Santa Rita verrà rasa al suolo e sulle sue
rovine sorgerà una distesa d’asfalto destinata a diventare un’area di
parcheggio.
Proprio così: una colata di cemento nero seppellirà un luogo che –
prima ancora d’esser “casa” spirituale per molti fedeli – è quel
“simbolo dell’identità cristiana ed europea” attraverso cui, secondo Gian Micalessin, passa “la conquista di Roma” minacciata da Daesh.
Le sequenze del “rastrellamento” di Santa Rita sembrano estratte da
un video delle bandiere nere, tanto che arriva la scomunica della leader
del Front National. “E se facessimo dei parcheggi sul luogo delle
moschee salafite piuttosto che distruggere le nostre chiese?”, domanda
Marine Le Pen. Alla numero uno del Front National fa eco la nipote
Marion, punto di riferimento della cordata conservatrice del Fn. “Prete
trascinato da terra, chierichetti arrestati… il governo pronto a tutto
per evacuare e radere al suolo la chiesa di Santa Rita mentre non fa
nulla contro le moschee salafite” twitta la più giovane dei Le Pen.
Eppure, chi osserva attentamente le dinamiche d’Oltralpe sa perfettamente che l’episodio di questa mattina è solo l’ultimo pezzetto di un puzzle che, spiega il direttore di ACS Italia, racconta “l’inesorabile processo di decristianizzazione dell’Europa”. Un processo che, secondo Monteduro, parte proprio dalla Francia assediata – non a caso – dal terrorismo internazionale. Nella lunga lista di “episodi Mosul” elencati da Monteduro, c’è anche l’affissione della Carta della laicità, all’inizio dell’anno scolastico 2012-2013. Il testo, diramato in tutte le scuole di Francia, bandisce dalle classi transalpine i simboli di tutte le religioni. Secondo il direttore di ACS, così facendo si “allontana il sacro dalla sfera pubblica per abbandonarlo alle distorsioni del fondamentalismo”.
Fonte: http://www.occhidellaguerra.it/francia-chiesa-sgomberata-da-polizia/
Da "I sogni di Don Bosco"
"Le leggi di Francia non riconoscono piú il Creatore, ma il
Creatore si farà conoscere e la visiterà per tre volte con
la verga del suo furore. La prima volta, Egli abbatterà la sua superbia
con le sconfitte, con il saccheggio e con la strage dei raccolti, degli
animali e degli uomini. La seconda volta, la grande prostituta di Babilonia,
quella che i buoni chiamano il "Postribolo d'Europa", sarà privata
del capo, in preda a disordini! Parigi… Parigi! Invece di armarti nel nome
del Signore, tu ti circondi di case di immoralità! Ma esse saranno
distrutte da te stessa! L'idolo tuo, il Panteon, sarà incenerito,
affinché si avveri che mentita est iniquitas sibi (l'iniquità
ha mentito a sé stessa). I tuoi nemici ti metteranno nelle angustie,
nella fame, nello spavento e nell'abominio delle nazioni. Ma guai a te
se non riconoscerai la mano di chi ti percuote! Io voglio punire l'immoralità,
l'abbandono, il disprezzo della mia legge! La terza volta, tu cadrai in
mano straniera: i tuoi nemici vedranno da lontano i tuoi palazzi in fiamme,
le tue abitazioni divenute un mucchio di rovine, bagnate dal sangue dei
tuoi prodi che non sono piú! Ma ecco un gran guerriero dal Nord
che tiene, nella sua mano destra, uno stendardo sul quale è scritto:
"Irresistibile mano del Signore!".
In quell'istante il venerabile Vegliardo del Lazio gli andò incontro, sventolando una fiaccola ardentissima. Allora, lo stendardo si dilatò, e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo, in lettere d'oro, stava scritto il nome di COLUI che tutto può! Il guerriero e i suoi si inchinarono, profondamente, davanti al Vegliardo, e si strinsero le mani. "
In quell'istante il venerabile Vegliardo del Lazio gli andò incontro, sventolando una fiaccola ardentissima. Allora, lo stendardo si dilatò, e di nero che era divenne bianco come la neve. Nel mezzo dello stendardo, in lettere d'oro, stava scritto il nome di COLUI che tutto può! Il guerriero e i suoi si inchinarono, profondamente, davanti al Vegliardo, e si strinsero le mani. "
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