Cavalleria Cristiana

"È autentica Cavalleria Cristiana quella dei Cavalieri Erranti, nel duplice senso di andare ed errare, simili ai saggi e giusti di Dio, i quali si ritirano di tanto in tanto nella fortezza della Tradizione Interiore per dare la scalata alle vette dello Spirito" Primo Siena

lunedì 24 dicembre 2012

Venite adoremus

Suscita profonda preoccupazione e indignazione la decisione del parlamento europeo, ormai rappresentante senza alcuna riluttanza delle forze criptopolitiche, di eliminare ogni riferimento alla Natività di Nostro Signore Gesù Cristo. Rimaniamo irremovibili sul concetto che l'Europa è inscindibile dalla Cristianità.
Non aggiungiamo altri commenti, lasciando la malvagità isolata nelle sue tenebre e affidandoci alla vera Luce del mondo.

Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520), "Madonna col Bambino e S. Giovannino" o, più comunemente nota, come "Madonna della seggiola", 1513-1514 circa.
Olio su tavola, 71x71.
Galleria Palatina, Palazzo Pitti, Firenze.


Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus, 
venite adoremus, 
venite adoremus
Dominum.

domenica 16 dicembre 2012

Campagna d'odio contro il Papa

16-12-2012

di Riccardo Cascioli

Qualche giorno fa l’avevamo detto: c’è in atto uno scontro durissimo in Europa tra governi che stanno accelerando sul riconoscimento delle unioni gay e la Chiesa, che difende la dignità dell’uomo e la legge naturale. Gli eventi degli ultimi giorni non solo confermano questo giudizio ma ne svelano chiaramente i contenuti.

Le reazioni scomposte e le accuse al Papa dopo la pubblicazione del Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, solo per aver ricordato che aborto ed eutanasia sono la più grave minaccia alla pace e che il riconoscimento delle unioni gay sarebbe una ferita contro la giustizia, lasciano intendere come Benedetto XVI abbia toccato dei punti decisivi. Del resto la distanza tra Chiesa ed elite dominanti non poteva apparire più ampia in questi giorni: poche ore prima che il Papa rendesse noto il Messaggio per la Giornata della Pace l’Europarlamento ha approvato una risoluzione proposta dalla socialista Monika Benova pro aborto e nozze gay.

In tale risoluzione si manifesta "preoccupazione per le recenti restrizioni all'accesso ai servizi di salute sessuale e riproduttiva in alcuni Stati membri, con particolare riferimento all'aborto sicuro e legale e all'educazione sessuale e per i tagli ai finanziamenti per le politiche familiari”. Si esprime invece soddisfazione per “il fatto che sempre più stati membri abbiano introdotto e/o adeguato le loro norme sulla coabitazione, sulle unioni civili e sul matrimonio per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale subite dalle coppie di persone dello stesso sesso e dai loro figli e invita gli altri stati membri a introdurre norme analoghe”.

Questa è l’Europa oggi, e ironia del destino proprio questa settimana l’Unione Europea ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace, un premio che al massimo possiamo considerare alla memoria, visto che la UE - insieme all’amministrazione Obama – è la più forte sostenitrice della diffusione dell’aborto nel mondo. E’ un’Europa che nell’aver trasformato i desideri in diritti si scopre sempre più intollerante, contro i cattolici anzitutto. E usa volentieri l’arma della menzogna, come dimostra l’altro episodio di questi giorni con l’accusa al Papa di avere benedetto la parlamentare ugandese a favore della pena di morte per gli omosessuali.

In realtà, Rebecca Kadaga, speaker del Parlamento di Kampala, faceva parte di una delegazione di parlamentari ugandesi a Roma per partecipare alla Settima assemblea dei parlamentari per la Corte Penale internazionale e per lo stato di diritto. La delegazione ugandese ha partecipato all’udienza e ha poi potuto salutare il Papa, come molti altri pellegrini: un breve incontro di qualche secondo e nessuna benedizione, ma i maestri della menzogna ne hanno approfittato per rovesciare sul Papa un mare di insulti e l’accusa più infamante che si possa fare in Europa in questo periodo: istigare all’omofobia.

Tutt’altro. Quanto all’Uganda la Chiesa si è pronunciata da subito con forza contro quella proposta di legge e per quel che riguarda il Messaggio per la Giornata della Pace non c’è alcuna volontà di discriminazione, perché la questione di cosa sia il matrimonio non ha a che vedere con i diritti della persona, che sono già regolati dalla Costituzione.

Eppure, proprio tutto questo odio rovesciato su Benedetto XVI dovrebbe far capire a tutti i cattolici la posta in gioco; politici inclusi, visto che il Messaggio per la Giornata della Pace è un richiamo forte ai princìpi non negoziabili come pre-condizione per ogni autentico impegno per il bene comune.
Invece, ieri silenzio assoluto dei politici e posizioni imbarazzate dei media cattolici, che hanno cercato di smorzare le polemiche sforzandosi di spiegare che in realtà nel Messaggio il Papa ha parlato molto di economia e lavoro. Non è un bel segnale.
P.S.: A proposito, viste le centinaia di insulti arrivate direttamente al Papa su twitter, siamo sicuri che sia stata proprio una bella idea fare i moderni esponendo Benedetto XVI a questo genere di gogna?

Francia, Chiesa sotto assedio

di Massimo Introvigne 


07-12-2012



Il ministro delle Abitazioni del governo socialista francese, la signora Cécile Duflot, si preoccupa per il gelido inverno alle porte, che rischia di riproporre lo scandalo dei senzatetto che muoiono di freddo per strada, nonostante un'assistenza pubblica che dovrebbe essere ampiamente sostenuta da tasse che, se pure non sono ai livelli record italiani, sono pur sempre tra le più alte in Europa. E la signora ministro pensa di avere trovato la soluzione. Minaccia una «dimostrazione d'autorità» e un'azione «senza mollezza» per requisire gli immobili della Chiesa Cattolica e usarli per ospitare i senzatetto.

Perbacco, deve aver pensato la signora ministro, la soluzione era semplice, chissà perché non ci aveva pensato nessuno prima. I barboni muoiono? È colpa della Chiesa, che ha tanti spazi vuoti nelle chiese e nei conventi dove potrebbero stare al caldo. Se non si è provveduto prima, dev'essere stata colpa della «mollezza» dei governi precedenti. Per fortuna che ora è arrivato il governo socialista che invece - come si diceva una volta, con altre espressioni, in Italia - punta tutto sul duro.

Peccato che sia tutta una bufala. Perché la Chiesa Cattolica non ha aspettato i colpi di genio della signora ministra per essere, già da anni, la maggiore organizzazione che ospita senza tetto in Francia. Cifre alla mano, in questo settore la sua carità privata è molto più efficiente dell'assistenza pubblica dello Stato. Ogni notte a Parigi ventisei parrocchie aprono i loro locali ai senzatetto, cui offrono anche la cena e la colazione. Non si contano gli istituti religiosi che si sono specializzati nel soccorso notturno a chi dorme in strada. Forse la ministra potrebbe visitare i mille metri quadrati messi a disposizione dalle suore benedettine di Notre-Dame de Jouarre (Seine-et-Marne), dove i senzatetto non sono solo alloggiati e nutriti, ma amorevolmente accolti dalle religiose.

Come un comunicato dell'arcivescovo di Parigi, del Secours Catholique e della Conferenza dei religiosi e religiose di Francia ha fatto puntualmente notare, la Chiesa potrebbe fare ancora di più se non si trovasse di fronte a ostacoli burocratici che qualche volta derivano da una sorda ostilità anticlericale diffusa in settori dell'amministrazione francese. Ma soprattutto - lo hanno spiegato ancora i vescovi in un comunicato - i senzatetto non muoiono tanto per mancanza di spazi dove dormire, ma per mancanza di personale competente che li convinca a usufruire degli spazi, li accompagni e li aiuti. Migliaia di volontari cattolici sono sulle strade per questo tutte le notti. Molto di meno fa, appunto, lo Stato.

La verità allora è la solita: non solo fa freddo, ma tira una brutta aria per la libertà religiosa in Francia. Si moltiplicano le manifestazioni d'intolleranza, perché un laicismo antico spesso di marca massonica si salda con le azioni di lobby che non tollerano la ferma opposizione della Chiesa al riconoscimento del matrimonio omosessuale, caposaldo della politica dei «diritti» del governo Hollande. Ecco allora che tutte le scuse sono buone per attaccare la Chiesa, e oggi prendere di mira il suo patrimonio immobiliare, tra tasse e minacce di requisizioni, è diventato uno dei modi principali per cercare di metterla a tacere quando i suoi interventi danno fastidio.