Non volevamo immischiarci nei temi caldi dell'omofobia e del femminicidio proposti dai mezzi di informazione negli ultimi mesi, ma alla fine abbiamo deciso di dare il nostro contributo.
Analizziamo etimologicamente le due parole. Dal greco antico homòios (uguale, stesso) + fòbos (paura).
Il risultato vuol dire dunque paura dell'uguale. Ma chi è omofobo non
dovrebbe avere paura del diverso ossia di chi è omosessuale? Il termine
giusto sarebbe quindi omosessualfobia o gayfobia.
Arriviamo all'etimologia della parola femminicidio. Prendendo il vocabolario etimologico Pianigiani, la parola "femmina" (dal latino FOEMINA) può avere due diverse origini. Secondo il filologo Curtius la radice sanscrita DHA ha il senso di allattare. Il filologo Georges invece attribuisce la stessa origine al termine feto. La desinenza -MINA risponderebbe ad un suffisso participiale. La parola femmina, in sostanza, significherebbe "colei che allatta/genera". Poniamo pertanto un'altra domanda: perché non chiamare questo reato donnicidio? La parola DONNA deriva sempre dal Latino (domina, -ae) ed ebbe una volta il significato di signora; oggi è comunemente usato per la Femmina della specie umana. Ma allora non sarebbe femminicidio anche la soppressione di una mucca mandata al macello, di una gatta, e via dicendo?
Aggiungiamo, inoltre, che l'italiano non ha mantenuto una parola diversa da Uomo per indicare l'essere umano sia uomo che donna. E' da ciò che deriva omicidio, ragione in più perché il reato si dovrebbe chiamare DONNICIDIO, se proprio vogliamo creare un'aggravante. Il greco ha come parola ANTHROPOS, il tedesco MENSCH. Entrambi stanno ad indicare la razza umana e che uomo e donna hanno pari dignità.
Arriviamo all'etimologia della parola femminicidio. Prendendo il vocabolario etimologico Pianigiani, la parola "femmina" (dal latino FOEMINA) può avere due diverse origini. Secondo il filologo Curtius la radice sanscrita DHA ha il senso di allattare. Il filologo Georges invece attribuisce la stessa origine al termine feto. La desinenza -MINA risponderebbe ad un suffisso participiale. La parola femmina, in sostanza, significherebbe "colei che allatta/genera". Poniamo pertanto un'altra domanda: perché non chiamare questo reato donnicidio? La parola DONNA deriva sempre dal Latino (domina, -ae) ed ebbe una volta il significato di signora; oggi è comunemente usato per la Femmina della specie umana. Ma allora non sarebbe femminicidio anche la soppressione di una mucca mandata al macello, di una gatta, e via dicendo?
Aggiungiamo, inoltre, che l'italiano non ha mantenuto una parola diversa da Uomo per indicare l'essere umano sia uomo che donna. E' da ciò che deriva omicidio, ragione in più perché il reato si dovrebbe chiamare DONNICIDIO, se proprio vogliamo creare un'aggravante. Il greco ha come parola ANTHROPOS, il tedesco MENSCH. Entrambi stanno ad indicare la razza umana e che uomo e donna hanno pari dignità.
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