di Massimo Introvigne
07-12-2012
Il ministro delle Abitazioni del governo socialista francese, la signora
Cécile Duflot, si preoccupa per il gelido inverno alle porte, che
rischia di riproporre lo scandalo dei senzatetto che muoiono di freddo
per strada, nonostante un'assistenza pubblica che dovrebbe essere
ampiamente sostenuta da tasse che, se pure non sono ai livelli record
italiani, sono pur sempre tra le più alte in Europa. E la signora
ministro pensa di avere trovato la soluzione. Minaccia una
«dimostrazione d'autorità» e un'azione «senza mollezza» per requisire
gli immobili della Chiesa Cattolica e usarli per ospitare i senzatetto.
Perbacco, deve aver pensato la signora ministro,
la soluzione era semplice, chissà perché non ci aveva pensato nessuno
prima. I barboni muoiono? È colpa della Chiesa, che ha tanti spazi vuoti
nelle chiese e nei conventi dove potrebbero stare al caldo. Se non si è
provveduto prima, dev'essere stata colpa della «mollezza» dei governi
precedenti. Per fortuna che ora è arrivato il governo socialista che
invece - come si diceva una volta, con altre espressioni, in Italia -
punta tutto sul duro.
Peccato che sia tutta una bufala.
Perché la Chiesa Cattolica non ha aspettato i colpi di genio della
signora ministra per essere, già da anni, la maggiore organizzazione che
ospita senza tetto in Francia. Cifre alla mano, in questo settore la
sua carità privata è molto più efficiente dell'assistenza pubblica dello
Stato. Ogni notte a Parigi ventisei parrocchie aprono i loro locali ai
senzatetto, cui offrono anche la cena e la colazione. Non si contano gli
istituti religiosi che si sono specializzati nel soccorso notturno a
chi dorme in strada. Forse la ministra potrebbe visitare i mille metri
quadrati messi a disposizione dalle suore benedettine di Notre-Dame de
Jouarre (Seine-et-Marne), dove i senzatetto non sono solo alloggiati e
nutriti, ma amorevolmente accolti dalle religiose.
Come un comunicato dell'arcivescovo di Parigi,
del Secours Catholique e della Conferenza dei religiosi e religiose di
Francia ha fatto puntualmente notare, la Chiesa potrebbe fare ancora di
più se non si trovasse di fronte a ostacoli burocratici che qualche
volta derivano da una sorda ostilità anticlericale diffusa in settori
dell'amministrazione francese. Ma soprattutto - lo hanno spiegato ancora
i vescovi in un comunicato - i senzatetto non muoiono tanto per
mancanza di spazi dove dormire, ma per mancanza di personale competente
che li convinca a usufruire degli spazi, li accompagni e li aiuti.
Migliaia di volontari cattolici sono sulle strade per questo tutte le
notti. Molto di meno fa, appunto, lo Stato.
La verità allora è la solita: non solo fa freddo,
ma tira una brutta aria per la libertà religiosa in Francia. Si
moltiplicano le manifestazioni d'intolleranza, perché un laicismo antico
spesso di marca massonica si salda con le azioni di lobby che non
tollerano la ferma opposizione della Chiesa al riconoscimento del
matrimonio omosessuale, caposaldo della politica dei «diritti» del
governo Hollande. Ecco allora che tutte le scuse sono buone per
attaccare la Chiesa, e oggi prendere di mira il suo patrimonio
immobiliare, tra tasse e minacce di requisizioni, è diventato uno dei
modi principali per cercare di metterla a tacere quando i suoi
interventi danno fastidio.